lunedì 4 febbraio 2013

Frankenweenie (2012)

 
Dopo qualche anno di successi (solo) commerciali Tim Burton torna ai fondamentali con un'opera che vuole accontentare tanto i suoi estimatori di vecchia data quanto il pubblico che lo ha conosciuto con Alice.

Frankenweenie è ambientato in un quartiere suburbano in cui il tempo è fermo agli anni Cinquanta.
Qui il piccolo Victor si affida alla scienza per riportare in vita il proprio cagnolino. Inevitabilmente la situazione gli sfuggirà di mano.

Candidato agli Oscar come miglior film d'Animazione visivamente è una delizia. La scelta coraggiosa di presentarlo in bianco e nero aggiunge fascino al racconto permeandolo di quell'atmosfera retrò e un po' macabra che è il marchio di fabbrica del regista.


E' tutto l'immaginario burtoniano fatto di Morte e stranezza ad essere riproposto con gran delicatezza e poesia. 


Ho dei denti tra gli spazi
A vedere il lato positivo ci troviamo un'ora e mezza di grande cinema in cui Tim Burton riesce a realizzare esattamente il film che aveva in mente dimostrando nel contempo di non essersi completamente rincoglionito. 

Purtroppo l'impressione per tutto il tempo è che la storia prosegua su un binario prefissato: fino alla fine ci aspettiamo un colpo di scena o una sorpresa che (spoiler) non arriverà.


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