martedì 5 novembre 2013

Il gioco di Ender - Ender's game ( 2013)

Certi romanzi, certe storie esauriscono la loro forza nella lettura. Si va al cinema per curiosità .

Ender, un ragazzino scelto tra milioni per comandare la flotta terreste contro gli alieni, vive la propria battaglia prima di tutto dentro di sé, tra odio ed empatia.

Il romanzo è dell'85 e con tutti i soldi che stanno facendo coi Young Adult devono aver deciso che era il caso di proporre questo best seller.
Il problema del film è che cade nell'errore opposto al recente, pessimo, Hobbit. Qui molte delle tematiche che rendevano interessante il libro originale, le tante riflessioni morali e politiche, sono appena accennate o assenti per la necessità/incapacità di condensare il tutto nelle due ore scarse a disposizione.

Il risultato è un filmetto non malvagio, con una bella introduzione, un lungo ed un po' noioso corpo centrale alla scuola ed un breve e spettacolare combattimento finale.
Troppo poco. Un'occasione sprecata che rischia di rovinarvi il libro nel caso non l'abbiate letto.

6 commenti:

  1. ho letto il libro, e nonostante possa passare, leggendo superficialmente la trama, per un libro per ragazzi non è propriamente cosi; nonostante i miei 40 anni e una sorta di esperienze in letture anche molto ostiche l'ho apprezzato, ho apprezzato i risvolti morali che il protagonista si trova di volta in volta ad affrontare, come reazione a ciò che gli adulti, usando come mezzo altri ragazzi, gli frappongono come ostacoli in un percorso di crescita, diciamo, sociale, o comunque relativo a ciò che il ragazzo dovrà compiere, in parallelo a quello che è il suo percorso di crescita emozionale.. Subisce, ma reagisce trovando nel dolore quella personalissima dimensione etica, un centro di assenza dove ricrearsi ogni volta dalla sofferenza. Ho apprezzato anche il film, anche se concordo con la tua disanima. E' arduo condensare in poco meno di due ore tutto quello che pagina dopo pagina il libro offre, come le due figure diametralmente opposto, di cui il protagonista è una sintesi, di Valentine e Peter. Un saluto

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    1. Dici bene condensare è arduo ma alcuni ce la fanno, il cinema è un'arte matura e ha i suoi espedienti per raggiungere lo scopo.
      Resta il fatto che pur non essendo il film che speravo diverte e pone al grande pubblico, nascondendoli tra gli effetti speciali, tanti spunti di riflessione.

      Grazie del tuo commento.
      Ciao

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  2. Mi avevano commissionato una recensione su questo, ma non sono riuscito a vederlo. poco male, perché ne leggo male un po' ovunque. Però mi hai fatto venir voglia di leggere il libro!

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  3. Non je la posso fa... ne col film tanto meno con il libro... ;)

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