giovedì 23 maggio 2013

Confessions (2010)

Un'insegnante decide di vendicare a modo suo la figlioletta uccisa impunemente da due studenti solo che
per farlo non sceglie di utilizzare una paio di pinze ed una buona saldatrice.

L'ultimo giorno di scuola, nella disattenzione generale, racconta lentamente gli eventi legati alla morte della figlia e di come ha capito chi fossero i colpevoli. Al termine di un crescendo angosciante annuncia alla classe che ai due assassini, presenti, ha appena fatto bere un bel bicchiere di latte aromatizzato AIDS: Benvenuti!

Un film che narra i punti di vista dei protagonisti, le loro ragioni, le loro non ragioni spingendo all'estremo la forza delle immagini.

Certe sequenze ricordano dei videoclip, certe sono talmente truzze che ricordano dei videoclip anni '80.

Il risultato, al di là della crudezza delle situazioni, è visivamente molto affascinante.
Nakashima non aveva davvero paura di esagerare e per qualche strano motivo riesce a mettere insieme qualcosa di forte ma coerente.

Uscito in Italia con tre anni di ritardo, evidentemente si pensava che nel 2010 non fossimo pronti per certe tematiche ma adesso sì.

14 commenti:

  1. Lo vedrò a breve, sembra estremamente interessante...

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    1. molto interessante, all'inizio un po' annoia un po' incuriosisce

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  2. scoperta recente anche per me. piaicuto, anche parecchio

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    1. lo so che lo hai visto, l'idea è venuta dal tuo blog :)

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  3. io adoro questo film....una sciagura farlo uscire con 3 anni di ritardo!

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    1. certe strategie commerciali sembra che siano concepite dai gestori di Pirate Bay

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  4. film strepitoso!
    davvero troppo per l'anestetizzato pubblico italiano...

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  5. Un film vuoto, autoreferenziale e pessimo.
    L'ho profondamente detestato. Bottigliate a Nakashima! ;)

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    1. addirittura!
      a me l'idea del sangue all'aids mi ha fatto troppo ridere, sembra quegli scherzi che ci si faceva alle medie :) :)

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  6. Un bel film, ma troppo pretenzioso e non sempre colpisce come vorrebbe. Regia eccelsa, comunque, e una storia malata come piace a me.

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    1. eh un po' pretenzioso sì ma era inevitabile tenendo un tono così sopra le righe

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    2. Dipende... a tal proposito ti consiglio la visione di "Oldboy" [uno dei miei film preferiti]. Toni ancora più malati di questo, ma grande compattezza nel significato, e anche diversi momenti di ironia che alleggeriscono il tutto.

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    3. oldboy è l'unico della trilogia che ho visto, però mi hai fatto venire in mente che è tempo di recuperare magari con un bel ripasso di oldboy che è una figata.
      e che locandina! sto pazzo col martello e la fazza da invasato!!

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